sabato 29 marzo 2014

I MANGA DI KEIKO NISHI


Keiko Nishi non è un'autrice molto nota in Italia. La sua prima opera pubblicata in Giappone risale al 1988, quando – ancora studente – realizzava brevi manga per la rivista Petit Flower (Shogakukan). Sebbene scriva e disegni da parecchi anni, Nishi non può però essere assimilata alle autrici più famose (e anziane) di questo genere. Anche le tematiche toccate nei suoi manga, e l'ambientazione contemporanea, contribuiscono ad avvicinarla alle colleghe più moderne. La freschezza dei racconti, accompagnati dal tratto semplice e immediato, le hanno tra l'altro permesso di diventare una delle mangaka tradotte in occidente. Anni fa, alcuni suoi racconti sono stati pubblicati dalla statunitense Viz Comics in alcune antologie, in particolare due di loro – col titolo Promise e Since You've Gone – sono apparsi nella raccolta Promise, per poi essere ristampati in altri volumi e rimbalzare in alcuni paesi europei. Si tratta di brevi manga, lirici e intensi, costruiti attorno a pochissimi personaggi (due o tre per racconto) di cui l'autrice sviscera emozioni e sentimenti, trasformandoli in disegno tramite un tratto minimalista, mirato all'essenziale, che poco o nulla si cura di sfondi concentrandosi invece sulle figure umane realizzate con poche linee un poco incerte, ma poetiche nella loro semplice fragilità. Queste figure delicate si muovono liberamente lungo tavole dall'impaginazione priva di schemi precostituiti, verticali od orizzontali, ordinate o frammentarie, al servizio di una narrazione che punta sull'immediata trasmissione delle emozioni dal personaggio al lettore. Dialoghi stringati e realistici, messi in bocca a personaggi estremamente credibili. Si tratta di uno degli esempi più significativi della "letterarietà" degli shojo manga, a cui poco importa dell'azione e del disegno spettacolare, molto della fluidità della storia, dello spessore dei personaggi, dell'importanza dei dettagli. Tra l'altro sin dalla prima lettura, il racconto Promise mi ha portato alla memoria un'altra celebre scrittice giapponese – questa volta di letteratura – ormai molto seguita anche nel nostro paese: Banana Yoshimoto. In particolare in Promise si ritrovano alcuni spunti presenti in Moonlight Shadow, racconto d'esordio della Yoshimoto. La morte di una persona cara (nel caso di Moonlight si tratta del ragazzo amato, in Promise del fratello gemello), e l'impossibilità di scordarla tanto da "costringerla" a una sorta di ritorno, sono comuni a entrambe le opere. Il "senso della mancanza" (così definito in una recente intervista alla Yoshimoto) che colpisce i personaggi è così forte da condizionare vivi e morti, "costretti" a incontrarsi un'ultima volta per riuscire a superare il dolore di quel vuoto. E la "mancanza" (che non è necessariamente dovuta alla morte) torna in Since You've Gone, dove la crisi di una coppia crea un senso di vuoto incolmabile. In poche parole, si tratta di due storie molto brevi e molto tristi, dai finali opposti e simmetrici, giocate esclusivamente sui personaggi e sulle loro emozioni, perfetto esempio di shojo manga adulto e di ottima qualità.

TEMPO DI HANAMI


giovedì 20 marzo 2014

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giovedì 6 marzo 2014

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martedì 4 marzo 2014

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