giovedì 18 febbraio 2016

IL GIAPPONE DELL'800


Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra Giappone segreto farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della fotografia.
L’esposizione presenterà 140 fotografie originali, autentici capolavori e vertice della fotografia nipponica, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910. In questo periodo, infatti, il Giappone fu testimone di un insolito connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un’antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici. I risultati artistici furono di sorprendente bellezza e i soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori. La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali - i cosiddetti globetrotter - di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.

giovedì 11 febbraio 2016

I CIOCCOLATINI DI MAYA


I grandi magazzini Takashimaya (Tokyo), in occasione di San Valentino hanno instaurato una collaborazione con la mangana Suzue Miuchi, popolare per la serie Glass no Kamen (in Italia, Il grande sogno di Maya). Hanno così creato delle piccole ma lussuosissime scatole di cioccolatini ispirate ai personaggi del manga, in scatoline decorate con disegni dell'artista. Inoltre, il catalogo di cioccolatini (un vero e proprio libretto brossura di 124 pagine) dedica copertina al manga e ospita all'interno un fumetto di 16 pagine (inedito, realizzato per l'occasione) con i personaggi di Glass no Kamen. Insomma, una chicca che diverrà presto introvabile.Chi fosse interessato all'acquisto, può scrivere a fioridiciliegioadriana@gmail.com.
Chi non conosce la serie, può leggere la scheda che segue.

Il grande sogno di Maya nasce molto tempo fa, nel 1975, grazie a un manga di Suzue Miuchi. Il titolo originale di questa intensa serie è Glass no Kamen (“La maschera di vetro”), metafora della maschera che gli attori indossano quando esprimono delle emozioni che non sono realmente loro; una maschera fragile come il vetro, che può andare in frantumi alla minima distrazione. Popolarissimo in Giappone, ove è considerato uno dei massimi esempi di shojo manga (fumetto per ragazze), Glass no Kamen viene trasposto in due romanzi, una serie animata per la televisione, una serie di 3 OAV (Original Anime Video, cartoni animati prodotti per il mercato dell’home video), uno spettacolo teatrale e in live action per la TV. La sua incarnazione più celebre resta quella televisiva, grazie alla serie in 23 episodi del 1984. A trasporre in animazione le vicende di Maya viene infatti chiamato un ottimo staff, composto dal regista Gisaburo Sugii, dal character designer Makoto Kuniyasu, dal direttore dell’animazione Mitsuo Shindo e dal compositore Kazuo Otani. Inizialmente la serie non ha un grande successo e si ferma al ventiduesimo episodio, con l’aggiunta di una puntata di montaggio e puramente riassuntiva (mai arrivata in Italia), ma col tempo riscuote sempre più consenso tra i fan, anche grazie alla prosecuzione del manga, guadagnandosi repliche ed edizioni internazionali.




GATTI GIAPPONESI


I gatti sono animali misteriosi per antonomasia. Qualsiasi cultura ha un occhio di riguardo per questi animali spesso amati, ma alcune volte temuti. Nei manga (i fumetti giapponesi) questi affascinanti animali compaiono spessissimo, come protagonisti (basti pensare a fumetti come "What' Michael" o "Nuku Nuku") o come semplici comparse (i manga della Takahashi, in particolare "Ranma 1/2", "Orange Road" ecc.). In nessuno di questi pare però essre stata ripresa l'atmosfera ambigua e pericolosa che denota il gatto delle antiche leggende nipponiche. In alcuni casi, nelle storie raccontate nei secoli passati attorno al fuoco, il gatto delle leggende giapponesi è addirittura agghiacciante nella sua ferocia, capace di tagliare la gola a persone che non mantengono un segreto, o di divorarle e sostituirsi assumendone l'aspetto (in questo simili alle volpi). In altri casi, pur rivelando poteri magici, i gatti appaiono meno pericolosi e si accontentano di sfruttare le proprie doti per assicurarsi un avvenire sereno fatto di lunghi sonni e cibo assicurato. Una leggenda "classica" di questo tipo, arrivata in più versioni ai giorni nostri, è qualla del gatto che aiuta un bonzo ad acquisire maggiore rispetto ai suoi fedeli grazie a qualche trucchetto: di fronte all'abbandono del tempio da parte dei civili, tramite la sua magia il gatto in questione fa sparire il corpo di una ragazza appena defunta e, d'accordo con il prete, la farà riapparire solo dopo le preghiere di quest'ultimo, rendendolo, agli occhi dei semplici paesani, un vero eroe, e portando così prosperità e fedeli al tempio.
Caratteristica principale dei gatti è la loro aura di mistero. In molte storie questi felini spariscono senza lasciare tracce, e comunque i fini delle loro azioni sono spesso incomprensibili per gli umani. Come dire: di un gatto non c'è mai da fidarsi.
Per fortuna ci sono anche credenze più "positive" come quella, che resiste forte nel Giappone contemporaneo, del gatto portasoldi (o più genericamente portaforuna); in molte case e sui registratori di casse di molte attività commerciali, un gatto paffutello e con una zampetta alzata svolge questo antico compito di talismano.




mercoledì 3 febbraio 2016

BUON SETSUBUN!


Festività giapponese, il Setsubun cade il tre febbraio e celebra la divisione, o meglio il passaggio, da una stagione all'altra, in particolare dall'inverno alla primavera. Durante il Setsubun è consuetudine spargere in casa dei fagioli gridando “Oni wa soto, fuku wa uchi”, “escano gli oni ed entri la buona sorte”, dove gli Oni sono i tradizionali demoni giapponesi ammantati di pelle di tigre. In qualsiasi supermercato si trovano piccole confezioni di fagioli secchi con maschere di oni, in modo che i bambini possano indossarle e venire scacciati dal lancio di fagioli.