domenica 20 marzo 2016

TEMPO DI HANAMI


Il ciliegio è un albero molto apprezzato dai giapponesi che gli hanno addirittura dedicato una festa, l'Hanami, che può essere tradotta come "ammirazione del ciliegio in fiore". Il ciliegio tradizionale giapponese è chiamato sakura, non dà alcun frutto ma solamente fiori, estremamente apprezzati per la loro bellezza. Da quando comincia la fioritura, verso fine marzo, è consuetudine radunarsi presso i luoghi in cui vi è una forte presenza di questi alberi per fermarsi a contemplarne i rami carichi di fiori, simbolo, oltre che di bellezza, anche di melanconia, sprigionata dal carattere effimero di quegli stessi fiori destinati a vivere per pochissimo tempo. Intere famiglie si radunano sotto i ciliegi per fare dei pic-nic, le aziende sospendono gli straordinari e, dopo l'orario di lavoro, portano i dipendenti in gita pressi i luoghi di fioritura. Questa tradizione risale al VI secolo, grazie all'imperatore Jito che apprezzando i ciliegi si recava sempre ad ammirarne la fioritura. Col tempo questa abitudine si è diffusa tra tutta l'aristocrazia e gli altri sociali, divenedo una vera e propria festa nazionale seguita da tutti.
Particolare curioso, la festa si sposta dal sud verso il nord del Giappone dato che i ciliegi fioriscono in periodi leggermente differenti a seconda della latitudine. Nella capitale, Tokyo, la fioritura avviene circa a metà aprile. Il procedere della fioritura lungo il Giappone viene seguito da una rete di osservatori e segnalata persino nei telegiornali.

mercoledì 16 marzo 2016

CONSIGLI DI BELLEZZA 1


In Giappone il bagno è inteso non solo come pulizia del corpo ma anche e soprattutto come mezzo per rilassarsi e tonificare il corpo e lo spirito, mantenendosi giovani e dinamici.
Innanzitutto i giapponesi entrano nella vasca da bagno solo dopo essersi già lavati accuratamente tutto il corpo. A questo scopo i bagni sono dotati di pareti coperti di mattonelle e di un pavimento inclinato, sempre coperto di mattonelle, di modo che sia possibile lavarsi fuori dalla vasca senza che l'acqua se ne vada a spasso per la casa. Seduti su una sgabello di legno è possibile insaponarsi e sciacquarsi utilizzando un piccolo secchiello in legno. Ora è possibile fare il vero bagno.
Nella vasca, precedentemente riempita, la temperatura deve essere di 40/44 gradi centigradi, se non si è abituati ad acqua tanto calda oppure se si è ipertesi, o si hanno problemi cardiaci, si è debilitati o troppo anziani ci si deve accontentare di una temperatura più bassa, diciamo 37 gradi, uguale a quella corporea. L'alta temperatura dell'acqua è l'ideale in caso di dolori muscolari, e utile per ridurre rughe e cellulite. Nell'acqua si può aggiungere una delle seguenti sostanze naturali a seconda del beneficio che si vuole ottenere: petali di rosa (per rimettersi in forma), foglie di ciliegio e di pesco (per alleviare le infiammazioni), erbe (favoriscono la circolazione), agrumi (bucce o frutti interi, per favorire la circolazione o curare un colpo di freddo), alghe (per rendere più bella la pelle e plasmare il corpo). Volendo, nell'acqua è possibile mettere anche del vino, o del sakè o altri alcolici comunque ottimi per scaldarsi d'inverno, mentre l'aggiunta di sale può aiutare a prevenire eventuali capogiri e stanchezza.
Prima di entrare nella vasca si consiglia di bere un bicchiere d'acqua (vanno bene anche succhi di frutta o the) in modo da prevenire la disidratazione. Una volta immersi nell'acqua comincia il bagno ristoratore. Ora bisogna solamente rilassarsi (e a questo scopo sono idonee luce soffusa e dolci musiche a basso volume), non pensate a nulla, distesi dentro la vasca calda respirando lentamente e profondamente, magari con gli occhi chiusi. 
Una volta usciti dalla vasca volendo si può fare un'altra veloce doccia, questa volta però con acqua fredda utile per tonificare la pelle e accrescere la resistenza alle infezioni.