mercoledì 25 agosto 2010

ADDIO, SATOSHI


La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno e si diffonde nella rete. Il 24 agosto, a soli 46 anni di età, si è spento Satoshi Kon, sconfitto dal cancro.
Considerato, giustamente, uno dei più interessanti animatori della nuova generazione, ha cominciato a lavorare sotto l'ala protettiva del più celebre Katsuhiro Otomo. Kon èstato infatti suo assistente per il lungometraggio Akira, e ha continuato a collaborare con lui sui film Roujin Z e World Apartment Horror. Nel film a episodi Memories, nato sempre da un'idea di Otomo, si è occupato della sceneggiatura del primo mediometraggio. Poi il discepolo ha acqusito autonomia allontanandosi dal maestro e firmando una manciata di lungometraggi che hanno raccolto consensi anche presso la critica mainstream.
Il suo debutto come regista di lungometraggi è avvenuto nel 1997 con Perfect Blue. Sorta di psicho-thriller, incentrato sulla giovane Mima, una cantante che viene spinta dai suoi agenti a intraprendere la professione di attrice.
Il tema di realtà e finzione che si confondono torna nel successivo Millennium Actress, in cui è ancora una volta un'attrice a mescolare elementi reali della propria vita con spezzoni delle pellicole cui ha partecipato. Altra importante prova d'autore è data dal film Tokyo Godfathers, in cui imbastisce una sorta di favola moderna, in cui tre vagabondi durante la vigilia di Natale trovano tra i rifiuti di Tokyo una neonata. Nel 2006 arriva il film Paprika, ancora con spunti psicoanalitici e personaggi femminili. Perno attoro a cui ruota la vicenda è la misteriosa macchina DC Mini, frutto di una tecnologia sperimentale che permette di aprire le porte del mondo dei sogni.
Kon è stato anche un eccellente mangaka, come dimostrano i volumi World Apartment Horror (su testi del solito Otomo) e La stirpe della sirena.

domenica 1 agosto 2010

QUEL TESORUCCIO DI LAMÙ


La Kayodo ha appena commercializzato una coppia di splendide miniature dedicate a Lamù (Lum in originale), la simpatica alienina inventata da Rumiko Takahashi. Realizzate da Bome (artista maestro nella creazione di figurine sexy), le miniature sono in pose differenti e hanno un diverso colore di capelli. Sono sedute su una sorta di capsula che può essere incastrata su qualsiasi bottiglia in modo da far diventare il personaggio un artistico tappo. Per chi non conoscesse Lamù, il suo manga scritto e disegnato dalla Takahashi viene pubblicato tra il 1978 e il 1987 sulla rivista Shonen Sunday della casa editrice Shogakukan. Una delle sue componenti principali sta nella capacità di abbinare quotidiano e fantastico. Una particolare miscela che la Takahashi confessa di avere in parte assorbito dai libri di Yasutaka Tsutsui, scrittore attualmente ben noto ai fan di manga e anime, ma a fine anni Settanta noto principalmente ai lettori di fantascienza. Sempre da Tsutsui arriva il gusto per lo slapstick, ovvero per la comicità basata sul linguaggio del corpo, di cui i personaggi Urusei Yatsura sono estremamente dotati.
Chi volesse acquistare le miniature (vendute separatamente e ognuna contenuta in un bel box trasparente) può scrivere a fioridiciliegio@alice.it