martedì 5 gennaio 2010

BUON ANNO E BUON SHOGATSU


Anche se ovviamente il capodanno (o shogatsu, 'anno nuovo') cade tra il 31 dicembre e il primo gennaio, proprio come da noi, le festività che lo riguardano durano parecchi giorni, dalla fine di dicembre fino al sette di gennaio. Per i giapponesi, infatti non è il Natale la festività più importante ma proprio il capodanno, evento ricco di segni di buon auspicio. La casa viene pulita da cima a fondo per eliminare tutte le impurità fisiche e spirituali del passato. Si appende all'ingresso una fune di paglia con striscioline di carta, per impedire agli spiriti maligni di entrare in casa. Alla mezzanotte del 31 dicembre si possono ascoltare i 108 rintocchi delle campane dei tempi buddisti, in tale numero sono infatti le pene dell’uomo e ascoltando tutti i rintocchi ciascuno può esserne liberato.
Il primo dell’anno si fa visita ad altre famiglie a cui c’è l’usanza di donare un’offerta in denaro. Il giorno 2 i giapponesi (in particolare gli abitanti di Tokyo) possono visitare il palazzo imperiale (chiuso per tutto il resto dell'anno con l'esclusione del giorno del compleanno dell'imperatore). Inoltre, in questi tre giorni molte persone visitano i santuari locali, spesso indossando il loro kimono. Tra i cibi prediletti di questo periodo vi sono la soba (pasta di grano saraceno) e gli omochi (riso bollito lavorato fino a formare delle palline) grigliati o in una zuppa chiamata ozoni. Le celebrazioni terminano il 3, il 5 o il 7 di gennaio, a seconda delle zone e delle usanze.
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