mercoledì 16 gennaio 2013

TUTTO SHINGO ARAKI


In occasione di una mostra dedicata a Shingo Araki, organizzata dal figlio e rimasta aperta a novembre e dicembre 2012, è stato dato alle stampe un corposo illustration book di circa 400 pagine, "Hitomi no tamashii", che ripercorre la carriera di questo importante artista scomparso nel 2011. 
Nonostante sia stato un famoso animatore e uno dei character designer più apprezzati del Giappone, Shingo Araki si considerava un mangaka mancato. La sua prima aspirazione, infatti, è stata quella di diventare un autore di fumetti. Appassionato di disegno sin da tenera età, a soli diciotto comincia a disegnare per la rivista Machi (“Città”), un mensile locale destinato ai kashibon, le librerie che affittano libri. Nel giro di otto anni produce circa sessanta fumetti, al ritmo di una cinquantina di tavole al mese, e vince un premio come giovane promessa. Tuttavia si rende conto di non possedere un grande senso della narrazione, dote indispensabile per un mangaka. Per cui quando, a 26 anni, viene assunto dalla Mushi Production di Osamu Tezuka per diventare un animatore vede realizzato il suo sogno di dedicarsi solamente al disegno. All’interno della famosa casa di produzione impara velocemente il mestiere e da intercalatore diventa disegnatore e character designer (colui che si occupa della caratterizzazione grafica dei personaggi). Lavora a famose serie animate di Tezuka, come Kimba e La principessa Zaffiro. A inizio anni Settanta, quando lascia la Mushi, prima crea un proprio studio, lo Studio Z, poi comincia a collaborare con la Toei Doga, occupandosi di Devilman e di Babil Junior. È quest’ultima a renderlo popolare presso il grande pubblico. La serie è incentrata sulle avventure fanascientifiche di un adolescente che improvvisamente scopre di essere l'ultimo discendente di Babil I, un astronauta costretto ad atterrare sulla Terra cinquemila anni prima a causa di un guasto irreparabile alla propria astronave. 
Da quel momento Araki passa da un importante anime all’altro, portando la propria abilità a vantaggio di serie televisive come Cutie Honey, Lady Oscar, Danguard e Atlas Ufo Robot. La sua notorietà raggiunge anche l’estero, così per alcuni anni è chiamato a collaborare a coproduzioni con Francia e Stati Uniti. In Giappone la sua popolarità riesplode con la saga mitologica dei cavalieri dello Zodiaco. Ormai i suoi marchi di fabbrica sono ben noti: tratto morbido e pulito, personaggi dai grandi occhi dalle spettacolari chiome, sempre folte e dritte, quasi si trovassero perennemente esposte al vento. 
Nel 1975 fonda lo studio Araki Production, tra i cui collaboratori spicca il nome Michi Himeno. Con questa collega instaura un proficuo rapporto creativo, per cui Araki si occupa del design dei personaggi maschili e la Himeno di quelli femminili, continuando a regalare straordinarie opere ai fan di tutto il mondo.
Araki scompare il primo dicembre del 2011 per un improvviso collasso circolatorio.



5 commenti:

  1. Ho avuto modo di vedere alcune pagine di questo volume - assolutamente da comprare ma temo no comprabil, pare che sia un'esclusiva di CDjapan - sulle pagine di Plus Chan Forum, immesse da Garion Oh...( un vecchio sodale del gruppo di Gundam Universe ed anche vero fan ed esperto dell'animazione, ha certamente lavorato per la Dynit ed a quanto ne so lavora ancora per loro)

    ..Sicuramente è un'ottima opera, peccato sia davvero complicato acquistarla..All'inizio contiene i primissimi lavori di Araki.

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  2. Non mi sembra complicato trovarlo. Su ebay ci sono già diverse copie e comunque in Italia si può richiedere a fioridiciliegio (fioridiciliegio@alice.it). Bye.

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  3. Concordo. Su ebay c'è anche se magari costosino :p
    Però per gli appassionati ne vale da pena, sembra un ottima raccolta :)

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  4. L ho comprato e'bellissimo ;ne vale la pena.

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  5. Bellissimo .tenendo presente che su araki non esistono libri ;e'unico.

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