sabato 22 giugno 2013

UNA TOKYO FRANCESE


Frèdèric Boilet è francese, ma vive e lavora a Tokyo, dove ha pubblicato diversi volumi. È stato lui a inventare la definizione “nouvelle manga”, per indicare quei fumetti che, a prescindere dalla nazionalità, traggono ispirazione e vitalità essenzialmente dalla vita quotidiana. Boilet, inoltre, ha un'altra peculiarità: fa ampio uso di fotografie che traspone in vignette. I suoi fumetti, quindi, vantano una forte componenete realistica e un gusto per l'immagine che ricorda i film in bianco e nero. Lo spinacio di Yukiko non è altro che il racconto di una breve storia d'amore con la ragazza del titolo, una manciata di attimi fuggenti immortalati per sempre sulla carta. La Tokyo che emerge dalle tavole, seppur estremamente realistica rimane a tratti eterea, un luogo vicino e lontano allo stesso tempo. Ma è soprattutto il viso di Yukiko a rimanere impresso nella memoria: la voglia sulla fronte, il segno sulla palpebra sinistra, gli occhi espressivi. I dettagli del suo viso, come i dettagli del quotidiano, sono già narrazione, romanzo, fumetto. Che sia questa la nuova frontiera della narrazione per immagini?

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