lunedì 16 febbraio 2015

MICRONAUTI O MICROMAN?


Tra i maggiori successi del mondo dei giocattoli di fine anni Settanta vi furono i Micronauti, personaggi alieni alti una decina di centimetri che hanno avuto una genesi poco nota ai più, dato che arrivavano dagli Stati Uniti, dove erano noti come Micronauts, ma erano stati creati in Giappone come Microman. Nel 1976 l’azienda MEGO non solo comprò la licenza per distribuire in America i Microman, cambiandone il nome, ma ritoccò alcuni personaggi, ne creò di nuovi e inserì nella linea, rendendoli parte integrante, dei micronauti magnetici i cui arti e accessori erano intercambiabili. Ma cos'era un Microman? Una piccola action figure, con molti punti di snodo, fino a sedici. Alcune componenti del suo corpo antropomorfo erano trasparenti, altre colorate, la testa però era quasi sempre color metallo. Viaggiatori del tempo, guerrieri spaziali, mostri dai nomi impronunciabili 
vennero affiancati da Oberon, un cavallo alato, Baron Karza, un temibile guerriero tutto nero, e altri Microman magnetici, ancora oggi tra i più ricercati dai collezionisti.
In Italia i Microman furono importati dalla Gig e l’incredibile successo riscosso spinse alcune aziende italiane a ideare delle linee spaziali che rispondessero ai medesimi criteri di giocabilità e collezionabilità (come la serie Galaxy della Atlantic, già famosissima per i suoi soldatini). Se amate i Microman, o volete scoprirli, il libro giapponese (di cui si vede qualche immagine) a loro dedicato è acquistabile presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.





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