venerdì 14 dicembre 2012

BUON NATALE DA ULTRAMAN




martedì 27 novembre 2012

LA GUERRA DI MIZUKI


La maggior parte degli autori che scrivono storie di guerra non hanno sperimentato personalmente le tragedie di un conflitto armato. Non necessariamente ciò penalizza il loro lavoro, ma spesso lo rende meno personale, toccante, realistico. Shigeru Mizuki, uno dei mangaka più famosi dal dopoguerra a oggi, al contrario ha calcato i campi di battaglia della Seconda guerra mondiale. Nel 1942 Mizuki viene arruolato nell’Esercito Imperiale, durante il conflitto contrae la malaria e perde il braccio sinistro in un’esplosione (tra l’altro, essendo mancino, deve imparare a usare la mano destra). Inoltre, assiste alla morte di alcuni amici e rimane sconvolto dagli orrori della guerra, tanto da pensare di non fare più ritorno a casa. Al suo rientro in Giappone disegna manga, tra cui anche alcuni di guerra, incluso Soin Gyokusai Seyo (traducibile all’incirca come “Andiamo incontro alle nostre onorevoli morti”, del 1973, ancora inedito in Italia ma pubblicato negli Usa). Per quanto la storia sia inventata, Mizuki vi riversa molte delle proprie esperienze, dipingendo un triste quadro nel quale i fanti nipponici, male approvvigionati e poco consapevoli di ciò che accade attorno a loro, si ritrovano a combattere nelle giungle del Pacifico agli ordini di ufficiali fanatici. In effetti, il loro principale nemico non sembra essere rappresentato dagli americani e dai loro alleati (che quasi mai appaiono nelle tavole), quanto da superiori che richiedono obbedienza assoluta e infliggono punizioni, anche corporali, prive di senso. Ancora peggio, le loro vite paiono non avere alcun valore, sacrificate in attacchi suicidi nei quali la colpa maggiore è sopravvivere, cosa ritenuta disonorevole per un soldato nipponico. Mizuki offre insomma una visione “dall’interno” dell’esercito giapponese e, nonostante un disegno caricaturale, riesce a caricare di intensa drammaticità tutta la vicenda. Da leggere. 

LA SCHEDA 
Titolo: Onward Towards Our Noble Deaths (edizione in inglese) 
Autore: Shigeru Mizuki 
Editore: Drawn & Quarterly 
Numero pagine: 374 
Prezzo: 24,95 dollari

domenica 11 novembre 2012

L'UOMO CHE CAMMINA



Siete mai stati a Tokyo? Se sì, quanto state per leggere vi sembrerà scontato, se no faticherete a immaginarvelo. Ogni europeo che, sceso dal treno che collega l'aereoporto alla città, mette piede sul suolo di questa megalopoli ne rimane immediatamente frastornato. La moltitudine di persone, gli odori, i suoni, la frenesia che coinvolge tutto e tutti lo stordiscono e paralizzano. È appena entrato in un mondo dove tutto è moltiplicato, dove le linee della metropolitana sono decine, dove i negozi di ogni tipo sono migliaia (più di 500.000 solo i ristoranti o simili), dove le persone sono milioni (circa dodici), e dove tutti generalmente hanno fretta, perché devono correre in ufficio, a scuola, a casa. Un universo in movimento, e totalmente alieno, colpisce i sensi dello straniero (gaijin, dicono i giapponesi) e ne confonde la mente. Ovviamente col passare del tempo ci si abitua ai nuovi ritmi, si impara a distinguere le linee della metropolitana e si apprezza la possibilità di scelta data da tanti ristoranti, così come si cerca di orientarsi in una città che non dà i nomi alle vie, e di sopportare le indicazioni sonore utilizzate ovunque (semafori, fermate della metropolitana, auto in retromarcia ecc.). Restano, almeno per chi scrive, delle situazioni assolutamente insopportabili (e quindi da evitare), come la metropolitana nell'ora di punta, dove si sta tanto stretti che del personale apposito, in eleganti guanti bianchi, ha l'incarico di spingervi e pressarvi ben bene prima della chiusura delle porte automatiche. Ma lo straniero, il turista, l'uomo d'affari in visita, sono abbastanza fortunati: il loro tempo di permanenza è breve, e generalmente possono permettersi di evitare ciò che è sgradito, viaggiare negli orari migliori, godersi la città quando tutti sono al lavoro. Per il giapponese medio, invece, tutto ciò dura per sempre, e per quanto possano sembrargli normali i lunghi orari di lavoro, le ore pigiati in metropolitana, la totale mancanza di solitudine, la frenesia quotidiana, non rappresentano certo un invidiabile standard di qualità della vita. 
Jiro Taniguchi, che a Tokyo vive e lavora, di questo si è accorto da molto tempo e ha voluto fornire ai suoi connazionali, ma anche a noi occidentali (le cui città assomigliano sempre più a quelle giapponesi) una ricetta contro il malessere da metropoli. 
"L'uomo che cammina" è un invito a rallentare, a "consumare" più lentamente (e quindi ad "assaporare" meglio) i dettagli quotidiani, i semplici accadimenti di ogni giorno, e – perché no? – i piccoli imprevisti. Ecco quindi che anche un acquazzone estivo può essere affrontato col sorriso sulle labbra, godendo di un po' di frescura; mentre perdersi per i vicoli può significare scoprire dettagli piacevoli, incontrare persone sconosciute. Certo, l'uomo che cammina ha la fortuna di vivere vicino alla campagna, ma ha compreso che basta poco per avvicinarsi alla natura, magari la compagnia di un animale domestico, con cui condividere lunghe passeggiate e una visione più semplice e rilassata del mondo che ci circonda. "Osservare" è la parola d'ordine di questo fumetto, osservare tutto con tranquillità. Ecco il perché di tante tavole mute: inutile spiegare a parole quanto si può comprendere semplicemente guardando. E il tratto accurato e piacevole di Taniguchi ben si presta a questo approccio silenzioso. Quasi fotografico, fissa sulla carta panorami e dettagli, piante e animali, pioggia e sole. Pare quasi di esserci, in quei vicoli cittadini e in quelle strade di campagna… Ma perché accontentarci di sognarli, di apprezzarli sulle pagine di un fumetto? Sicuramente a pochi passi dalla porta di casa nostra esiste un piccolo giardino, o una viuzza piena di botteghe, una strada antica, un albero che ospita qualche passero, un orto botanico e chissà cos'altro: dobbiamo solo uscire e osservare, con calma.



L'uomo che cammina è apparso per la prima volta in Giappone sui numeri speciali di Morning Party, supplementi del settimanale Morning della Kodansha, dal numero 30 del 1990 al numero 47 del 1991 per poi essere raccolto in volume. In Italia è stato pubblicato nel 1991 da Panini Comics (che recentemente lo ha ristampato in una nuova edizione), portando Jiro Taniguchi all'attenzione del pubblico di appassionati di manga.
Autore di testi e disegni è Taniguchi, ma un contributo fondamentale lo si deve al suo editor nipponico. Fu infatti Tsutsumi Yasumitsu, una delle colonne portanti di Morning, a suggerirgli l'idea di incentrare una serie di racconti su un uomo che cammina. Tra l'altro, questo fatto mette in risalto quanto sia importante la figura del redattore nella sviluppata industria nipponica del fumetto, ove le storie di una artista, seppure abile e famoso come Taniguchi, vengono attentamente vagliate dalle redazioni, sempre pronte a intervenire con suggerimenti e consigli.

sabato 3 novembre 2012

FATE E ASTRONAVI


Pubblicato diversi anni fa anche in Italia da Panini Comics, questo volume è passato un po' inosservato. Nella Terra del futuro il mondo delle fate e quello degli uomini si sono scontrati dando vita a un conflitto chiamato la guerra dei sogni e, successivamente, a un processo che ha portato alla creazione di un nuovo e unico mondo in cui convivono magia e tecnologia. Come in qualsiasi mondo, però, non mancano i criminali e chi li combatte.
Kouchiro Yonemura è qui alla sua opera prima, ma mostra già le sue caratteristiche peculiari, ovvero la passione per la fantascienza e per il volo, un disegno attento a personaggi e astronavi e parsimonioso nell'uso dei retini, ma soprattutto la voglia di confrontarsi con mondi fantastici sempre nuovi e differenti.
In un unico volume sono contenuti una serie di episodi autoconclusivi a tema investigativo, grazie a una agenzia che si occupa di risolvere intricati casi e all'interno della quale operano sia umani che fate. Non si tratta di un capolavoro, ma certo di un titolo moderno che strizza l'occhio alle nuove tendenze del fantastico.

lunedì 29 ottobre 2012

STATUA AGGHINDATA


Fuori da un tempio a Tokyo, questa statua è stata agghindata in modo curioso. Ricorda una copertina di Usagi Yojimbo (un fumetto di Stan Sakai), che viene riportata in fondo.


giovedì 20 settembre 2012

TUTTI PAZZI PER I PANDA


 Negli anni Settanta, i panda riscuotono improvvisamente una grande popolarità in Giappone a causa di un esemplare regalato dalla Cina al Giappone. Tanto successo si ripercuote anche sul mondo degli anime, al regista Isao Takahata viene infatti affidato il compito di rendere uno di questi simpatici animali protagonista di un film del 1972. Nasce quindi “Panda e piccolo panda” (questa la traduzione del titolo originale "Panda kopanda") incentrato su due panda, padre e figlio, che si stabiliscono nella casa della piccola Mimiko. Quest'ultima, una buffa bambina dalle belle trecce rosse, sembra essere stata recuperata dai disegni preparatori per un film su Pippicalzelunghe mai realizzato. Il trio si muove nella Tokyo moderna con effetti esilaranti, con papà panda, con tanto di cappello e valigetta, che utilizza le efficentissime linee metropolitane. Il successo del film porta a un sequel del 1973 “Panda e piccolo panda - il circo nella pioggia” (in originale "Panda kopanda - amefuri circus") che vede i due animali e la piccola Mimiko, soprannominata Mimi, ormai inseparabili, pronti ad affrontare assieme le gioie e i dolori della vita. Tra il Panda adulto e la bambina si è infatti instaurato un forte legame affettivo, con l'animale che tende a sostituire la perduta figura paterna, formando un particolarissimo nucleo familiare. Questo film, come il precedente, rappresenta una delle prime dimostrazioni dell'abilità del duo Takahata/Miyazaki, destinato a lavorare insieme su molti altri anime e, anni dopo, a fondare il prestigioso Studio Ghibli.

In tempi recenti, i panda sono di nuovo popolarissimi in Giappone, grazie al "prestito" di una di queste graziose creature fatto dalla Cina. Un panda è ospitato nello zoo di Ueno e il merchandising in materia è esploso. Molti i gadget che raffigurano l'animale, mentre nella stazione dei treni di Ueno negozi di alimentari vendono dolci e gelati a tema. Insomma, tutti pazzi per i panda.



Nelle immagini: un pupazzo in plastica del panda di Takahata e Miyazaki e due scatole di dolci. Sono entrambi acquistabili presso fioridiciliegio@alice.it

mercoledì 19 settembre 2012

PULIZIE


Quella che vedete nella foto è una scena abbastanza ricorrente nella metropolitana di Tokyo. La signora sta pulendo il muro della scala mobile e per farlo usa un metodo molto semplice: si posiziona sulla scala, appoggia lo straccio al muro e lascia che, portandola in alto, sia la stessa scala mobile a fare la maggior parte del lavoro. Un sistema semplice dicevamo, ma funzionale.

domenica 16 settembre 2012

JAPAN FASHION


venerdì 7 settembre 2012

GIAPPONESI & SPAGHETTI


Il pastificio La Molisana di Campobasso ha chiuso un contratto da 10 milioni di euro con Suntory, multinazionale giapponese di Food & Beverage, per la fornitura di spaghetti.
Fonte: ANSA

LATTINE EROICHE



giovedì 6 settembre 2012

DISTRIBUTORE DI GELATI


mercoledì 5 settembre 2012

LA SKY TOWER

Immagini della Sky Tower (una torre per le telecomunicazioni) di giorno e di notte. Sorge a Sumida, ma grazie alla sua altezza (634 metri) è ben visibile da molte zone di Tokyo, come Ueno e Asakusa.



martedì 4 settembre 2012

UN MANGA PER ZAZÀ


La casa editrice Futabasha ha dato alle stampe due volumi di un nuovo manga dedicato a Zenigata, eterno avversario di lupin III. Il noto ladro, però, non appare mai (solo qualche citazione), la serie è infatti incentrata sul poliziotto, impegnato in altri casi. L'autore è Tai Okada.

KEN A DIMENSIONE REALE


In un negozio di gadget ad Akihabara (Tokyo), statua di Ken a dimensione reale. Incute timore…

sabato 18 agosto 2012

COSPLAY: AFFARI ED ECCESSI


Tutti i lettori di questo blog molto probabilmente conoscono il cosplay, abbreviazione di costume play, ovvero la moda di vestirsi come i personaggi dei serial più amati. Nonostante il termine sia la contrazione delle parole inglesi costume (“costume”) e play (“interpretare/recitare”), il fenomeno ha avuto origine in Giappone. Nelle convention giapponesi (ma ormai anche in quelle occidentali, Italia inclusa) frotte di fan si presentano perfettamente agghindati, con costumi dettagliatissimi, esatte riproduzioni di quelli dei personaggi cartacei o di celluloide. Anche il trucco è molto curato affinché l'identificazione sia immediata. Il divertimento aumenta nei cosplay di gruppo. Con gli anni il cosplay è diventato anche un business. Nel modo, ma soprattutto in Asia, i cosplayer sono disposti a spendere cifre altissime per la loro passione. Come Wong Siu-lun, vincitrice per 6 volte del concorso per Cosplay di Hong Kong. "Quando ho sentito parlare dei Cosplay nel 1997", spiega la ragazza, "non c'erano che una dozzina di appassionati ad Hong Kong, un anno dopo eravamo raddoppiati e oggi siamo a migliaia". Inizialmente gli appassionati creavano i vestiti a mano ma ora ci sono negozi specializzati come quello aperto da Henry Chan nel 2008 ad Hong Kong; da allora il numero dei suoi clienti è triplicato. Per un costume completo di parrucca e accessori servono circa 100 euro, prezzi che stanno facendo andare a gonfie vele l'attività di Chan. Anche in Giappone i negozi specializzati impazzano, e le cifre raggiunte per mettere insieme un costume super accessoriato sono ben superiori ai 100 euro citati sopra.
Ma il cosplay ha dato origine anche a un nuovo fenomeno, il porno cosplay. Digitando tale voce su google appaiono innumerevoli voci, persino siti dedicati (come pornocosplay) con centinaia di video affollati da signorine vestite da personaggi dei manga e impegnate in imprese vietate ai minori. Appare, questa, come una deriva un po' inquietante per un tranquillo hobby, certamente stravagante ma assolutamente candido, quale era il cosplay in origine.
 

venerdì 17 agosto 2012

KATSUSHIKA HOKUSAI


martedì 24 luglio 2012

ISODA KORYUSAI


domenica 22 luglio 2012

INSTANT PURÈ

In Giappone sono popolarissimi gli instant noodles, spaghetti precotti a cui basta aggiungere acqua bollente versandola nel contenitore cilindrico. In Italia ci siamo appena imbattuti in un puré che usa lo stesso sistema. Chissà se è il primo passo verso la diffusione di prodotti simili…

martedì 3 luglio 2012

MOSHI MOSHI


Un quartiere alternativo di Tokyo, famoso per le sue stradine chiuse al traffico, negozietti e ristoranti fa da sfondo al nuovo romanzo di Banana Yoshimoto, "Moshi moshi" che significa "pronto" al telefono. Appena uscito per Feltrinelli, l’editore italiano della scrittrice giapponese, farà felici gli appassionati della Yoshimoto che in Italia complessivamente ha ampiamente superato i 4 milioni e mezzo di copie vendute.
(fonte: ANSA).

HIROSHIGE


venerdì 27 aprile 2012

FIORI DI CILIEGIO

“Cadono i fiori di ciliegio sugli specchi d’acqua della risaia: stelle, al chiarore di una notte senza luna." Yosa Buson (XVIII secolo)

giovedì 26 aprile 2012

FOTO IN LIBERTÀ

giovedì 12 gennaio 2012

GIAPPONESI A PARIGI


Alla fiera del libro di Parigi, che si terrà a marzo, è stato invitato un nutrito gruppo di autori giapponesi: scrittori ma anche mangaka, giornalisti, poeti. Si comincia col premio Nobel Kenzaburo Oe, seguono la poetessa Madoka Mayuzumi, gli scrittori Kaori Ekuni, Keiichiro Hirano, Masahiko Shimada and Risa Wataya. Per il mondo di manga si segnala Moto Hagio (nella foto).

domenica 8 gennaio 2012

FUKUBUKURO TECNOLOGICHE


In Giappone ogni anno, verso i primi di gennaio, la maggior parte dei negozi prepara le Fukubukuro (o Lucky Bag o Mistery Bag), ovvero delle borse contenenti un gran numero di prodotti a prezzo scontato.
Il cliente non ha la possibilità di controllare che regali sono stati inseriti all'interno, dato che le borse sono ben chiuse, edeve affidarsi alla fortuna per spendere e per ottenere i prodotti altrimenti costosi se acquistati singolarmente.
Anche la Apple ha deciso di abbracciare questa tipica tradizione nipponica, mettendo in vendita ad un prezzo fisso di 33.000 yen (l'equivalente di circa 330 euro al cambio attuale) negli Apple Store di tutto il Giappone delle Lucky Bag, contenenti ogni genere di prodotto, persino dei macbook Air.