domenica 27 dicembre 2015

INTERNAZIONALE NIPPONICO

Il numero del settimanale Internazionale attualmente in edicola è uno speciale Giappone, ospita infatti esclusivamente racconti di autori giapponesi contemporanei, illustrati da artisti italiani. Cover del bravissimo Mattotti.




GIAPPONE & ROBOT

Quello che segue è un estratto di un articolo apparso sul blog DIGITALIC, per leggere il pezzo completo bisogna andare qui: http://www.digitalic.it/wp/tecnologia/hardware/giappone-uomini-e-robot-la-convivenza-e-vicina/94343


I robot in Giappone ballano, saltano, cantano, rispondo alla chiamate, insomma partecipano alla vita sociale di tutti i giorni
Ogni anno gli scienziati giapponesi rivelano nuovi modelli sempre più all’avanguardia e soprattutto sempre più umani (hitogata robotto). La presentazione di tali prototipi, nonostante fallisca spesso nella loro mercificazione in prodotti di massa (causa costi di produzione altissimi), ha come risultato quello di: creare pressione su gli altri paesi competitor; mostrare al mondo le migliorie in ambito tecnologico; favorire l’immagine del Giappone come strettamente legata a quella dei robot, una sorta di soft power.
Il Giappone ha detenuto il primato mondiale nella produzione di robot per lunghi anni (scavalcato solo di recente dalla Cina). Secondo la Japan Robot Association (Jara) sono 127,305 le unità prodotte in Giappone nel 2014 (+30.5% rispetto al 2013) con un valore complessivo di circa 5oo miliardi di Yen ($4 miliardi).
Tali cifre sono destinate a salire. La produzione si divide principalmente in due settori: quello industriale, il più importante per grandezza, impiegato in campo automobilistico e nella costruzione di macchinari e componenti elettronici e quello di consumo e servizi che rappresenta sì una fetta minore ma che è in costante evoluzione.
È proprio in questo secondo campo che a giugno il colosso Softbank ha svelato al pubblico Pepper, un robot sviluppato per vivere con le persone.
Capace non solo di leggere le emozioni umane ma di generarne di proprie, il robot è in vendita al prezzo di 1.98o.000 Yen (15.000 euro circa) ed è destinato a diventare uno spartiacque in questo mercato proprio per il prezzo non esagerato (le prime 1,000 unità sono state vendute in un solo minuto il 20 giugno scorso). Pepper è un altro prototipo che si aggiunge a una ormai lunga lista di robot umanizzati.

sabato 19 dicembre 2015

È ARRIVATO L'INVERNO

Durante l’inverno in Giappone le temperature scendono, ma generalmente restano leggermente più alte delle nostre. In particolare, nelle regioni di centro-sud il clima rimane mite e soleggiato. Per esempio, nella città di Tokyo a gennaio si registra la stessa temperatura che si può trovare a Roma. Discorso diverso per la parte settentrionale del Paese: in Hokkaido infatti la temperatura scende facilmente sotto lo zero e si verificano abbondanti nevicate. Nelle altre zone del centro-nord del Giappone può nevicare, ma si tratta per lo più di brevi nevicate. Nel sud del Paese, come in Okinawa, le temperature si mantengono gradevoli.







martedì 8 dicembre 2015

WARAKU

Waraku è una corposa e illustratissima rivista giapponese dedicata all'arte. Il numero di questo mese contiene una moltitudine di allegati: un paio di calendari, adesivi con immagini dei manga di Hokusai, post-it con animali. Una gioia per gli occhi.






mercoledì 2 dicembre 2015

RIVIVERE GLI ANNI 70



Un bel libro, illustratissimo, dedicato agli anni Settanta. I manga, gli anime, i telefilm live di un decennio ricco di serie e personaggi interessanti. Costo: 24,00 euro, acquistabile presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.





giovedì 24 settembre 2015

TEMPO DI MOMIJI


Arriva l'autunno, che porta con sé le momiji, o più precisamente le irohamomiji, le foglie rosso scuro dell'acero. Seppur meno popolare della primavera col suo Hanami (la festa dei ciliegi in fiore), anche l'autunno coi suoi colori vanta molti fan. TV e giornali analizzano e commentano i cambiamenti cromatici delle foglie in giro per il Giappone e il loro avanzare attraverso tutta le varie regioni. In tutte le città si organizzano passeggiate per osservare le foglie Rosse, Gialle e Arancioni.
In questo periodo, inoltre, impazzano i momiji manju dolcetti dalla forma di foglie ripieni di crema di fagioli.


mercoledì 23 settembre 2015

AOKIUME-TEN

Dal 3 al 12 ottobre si terrà a Tokyo (zona di Ueno) una mostra dedicata a Ume Aoki, mangaka nota per la serie Hidamari Sketch, ma anche illustratore e charter design per vari anime, tra cui Puella Magi Madoka Magica. Si tratta della prima esposizione dedicata a tale artista, con disegni editi e inediti.


lunedì 21 settembre 2015

MANEKI NEKO


Il maneki neko, letteralmente gatto che chiama, è una diffusa scultura giapponese, spesso fatta di porcellana o ceramica, che si ritiene porti fortuna al proprietario. Diffusissima la si trova un po' ovunque, nelle case, sulle casse dei commercianti, sulle finestre, nei guardino. È anche noto come "gatto che dà il benvenuto", "gatto della fortuna" o "gatto del denaro". Che aspettate ad acquistarne uno anche voi?

giovedì 6 agosto 2015

70 ANNI DA HIROSHIMA


Tra la miriade di mangaka ancora sconosciuti in Italia spicca il nome di Fumiyo Kouno. Nata a Hiroshima il 28 settembre 1968, Kouno comincia a disegnare manga mentre frequenta le scuole superiori. Si iscrive poi alla facoltà di scienze dell’università di Hiroshima, ma alla fine la abbandona proprio per dedicarsi ai manga. Si trasferisci quindi a Tokyo, ove svolge il lavoro di assistente per alcuni autori professionisti, tra cui Katsuyuki Koda, Aki Morino, Fumiko Tanigawa. Finalmente, nel 1995, pubblica il suo primo manga da autrice completa, Machikado Hana Dayori. Nel 1997 tocca invece a Pippira Note, entrambi per la casa editrice Futabasha. Le sue serie hanno un’ambientazione quotidiana e sono portate sulla carta con un tratto semplice, ma attento ai piccoli dettagli. Inoltre i retini sono totalmente assenti, a vantaggio di un tratteggio discreto che, accompagnato da un uso limitato dei neri, contribuisce a rendere le tavole molto luminose. In Pippira Kouno si concentra sui piccoli volatili, probabilmente ispirata dal canarino di casa, creando brevi storie che diventano anche una sorta di vademecum nella cura e convivenza con queste creature volanti.
Nel 2003 il suo editor in Futabasha le propone di realizzare un manga su Hiroshima. Inizialmente Kouno ritiene che la richiesta si riferisca a una serie sul quotidiano, in linea con le sue precedenti produzioni, ma poi comprende che il redattore desidera invece una storia sulla tragedia di Hiroshima, colpita da una bomba atomica alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Perplessa e un po’ spaventata dal tema (che non ha vissuto in prima persona, ma che da decenni aleggia come un fantasma su tutta la popolazione della città), alla fine Kouno decide di affrontare il compito, dando vita a tre racconti brevi (“Yunagi no Machi”, “Sakura no Kuni”, “Sakura no Kuni 2”), gli ultimi due dei quali collegati tra loro, poi raccolti nel volume Yunagi no Machi Sakura no Kuni edito anche negli Usa col titolo Town of Evening, Country of Cherry Blossom. L’attenzione dell’autrice non si concentra sul momento della terribile esplosione, ma sulle sue conseguenze a lungo termine, posando il delicato sguardo sugli hibakusha (sopravvissuti) e sui loro figli (a loro volta hibakusha) che continuano a morire nei decenni seguenti a causa delle radiazioni. Il dolore fisico di queste persone si accompagna a un dramma psicologico ancor più doloroso, il ricordo struggente e spaventoso di quei momenti fatali, in cui hanno visto parenti, amici, un’intera città sgretolarsi davanti a loro. Un ricordo accompagnato da uno strisciante e terribile senso di colpa, quello di essere appunto sopravvissuti, una fortuna che non è toccata ai loro cari. Così Kouno riesce a trattare lo spinoso tema partendo da un punto di vista a lei congeniale, quello umano, fatto di piccoli gesti quotidiani, lunghi silenzi, ricordi sussurrati, dignitosa sofferenza. Il suo disegno, a volte quasi infantile, che parrebbe poco adatto a tale tipo di storia, si rivela invece ottimale, riuscendo a smussare la crudezza delle scene di morte e a entrare in punta di piedi nella vita dei protagonisti. Il volume è stato trasformato in un film live action, di cui non ci risulta purtroppo esistere una versione occidentale.



per tutte le immagini © Fumiyo Kouno

domenica 5 luglio 2015

VENTAGLI GIAPPONESI










I DOLCI DI DORAEMON

Il famoso gatto spaziale propone buste piene di dolcetti (ma anche qualcosa di salato) per i suoi fan grandi e piccoli.


sabato 4 luglio 2015

STAR WARS GIAPPONESE


L'artista giapponese Masami Ishikawa ha realizzato alcune incisioni che uniscono l'arte tradizionale giapponese con un'icona pop occidentale: Star Wars. Come consuetudine dello Ukiyo-e, Ishikawa ha inciso su legno illustrazioni che rappresentano i protagonisti di Star Wars in vesti tradizionali del Sol Levante, ma circondati dalle sue navi spaziali della saga di Lucas.

Fonte: www.fumettologicait.



FURIN

I furin (da Fu, "vento", e Rin, "campana") sono piccole campane che tintinnano al vento grazie a un lembo di stoffa o carta attaccato al piccolo batacchio. Generalmente di piccole dimensioni, possono essere di vari materiali: ghisa, ceramica, vetro, ecc. I soggetti, poi, sono i più disparati: gatti, monte Fuji, pesci, piccoli monaci, semisfere, ecc. Eccone alcuni (ovviamente acquistabili).






domenica 28 giugno 2015

TENUGUI: BELLI E UTILI

I tenugui sono pezzi di stoffa, generalmente rettangolari e di cotone, dai vivaci motivi stampati. Si va da disegni geometrici a stampe ukiyo-e, immagini di lottatori di sumo, animali, geishe, ecc. I loro usi sono molteplici, possono infatti essere impiegati come semplici asciugamani per detergersi il sudore, oppure divenire "quadri" da appendere al muro, tendine per ingressi di negozi, o, opportunamente piegati secondo antiche tecniche, borse, copribottilgla, copriscatole, bandane, ecc. Tutti quelli mostrati in questo post possono essere acquistati presso fioridiciliegioadriana@gmail.com.