giovedì 28 gennaio 2010

ADDIO, MANGAKA


Pubblichiamo questo post con grave ritardo, ma dovevamo aspettare la decisione definitiva dell'editore. Purtroppo, nonostante commenti positivi di lettori e addetti ai lavori, i dati di vendita di Mangaka sono risultati insufficienti a mantenere in vita il magazine. L'editore ha valutato la possibilità di distribuirla solo in libreria, o addirittura tramite internet, ma ritiene che neanche in questo modo riuscirebbe ad andare in attivo. Quindi, non resta che la dolorosa scelta di chiudere. Il direttore cercherà di rispondere personalmente ai moltissimi lettori che hanno inviato dei lavori, alcuni dei quali decisamente validi.

4 commenti:

  1. Salve Su AC si sta discutendo di questa chiusura. Vorrebbe intervenire, tra i commenti, oppure rilasciare qualche dichiarazione da pubblicare a parte? :P

    Saluti,

    Antonio

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  2. Carissimo,
    ti ringrazio per aver riportato la notizia su Animeclick, ma a quale scopo intervenire? Ho letto i commenti dei vostri lettori, alcuni mi sembrano aver capito il progetto, altri no. Ad alcuni è piaciuto, ad altri no. Ma, in ogni caso, ognuno ha il diritto di formarsi un'opinione e di esprimerla e io non intendo certo tentare di fargli cambiare idea. Quello che dovevo dire l'ho detto realizzando la rivista che, ironia della sorte, è forse il progetto editoriale che mi ha più soddisfatto e divertito realizzare in tutta la mia carriere di scribacchino (e di progetti editoriali ne ho realizzati a centinaia). Il mercato non l'ha gradita e io, come sempre, mi inchino di fronte alla decisione del mercato. Mi spiace solo per gli artisti e i potenziali artisti che sulle sue pagine avrebbero potuto trovare uno spazio che altrove non c'è, ma come dicevo prima è il mercato a decidere. Faccio solo una piccola puntualizzazione per chiarezza. Molti hanno pensato che Mangaka pubblicasse autori europei perché non poteva avere autori giapponesi o perché questi costano troppo. La mancanza di autori giapponesi è stata una mia precisa scelta (proprio perché volevo dare spazio a quelli europei) e le tavole di quelli giapponesi (che posso tranquillamente ottenere) mi sarebbero costate un terzo di quelle di autori europei. Da sognatore ho voluto regale un piccolo sogno agli autori nostrani. Non ci sono riuscito, pazienza, forse ci riuscirò in un'altra occasione. Un saluto.

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  3. Temo che dietro il fallimento di Mangaka ci sia semplicemente il fatto che non conteneva nulla che non si trovasse già in fumetteria con prezzi più contenuti e formati che permettevano di seguire meglio la narrazione (pochi sanno dare il loro meglio in 4-5 pagine).

    Forse una più accurata selezione degli autori, scegliendoli tra quelli di comprovata capacità professionale (non tutti lo erano a mio parere) potrebbe portare maggior fortuna a un nuovo tentativo.
    Vi sono molti autori occidentali che pur essendo in forte debito stilistico col manga non rifiutano l'apporto di altre culture fumettistiche e trovo che tra questi si trovino gli emergenti con migliori possibilità di sfornare un prodotto interessante. Qualcosa che non sia reperibile sfogliando un manga qualsiasi, insomma.

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  4. credo che costasse un pò troppo, l'idea era buona ma davano troppo spazio alle tavole "professionali", mentre potevano dare più spazio alle tavole dei lettori e al suo scopo principale (ovvero, come diventare mangaka)gli articoli li ho trovati un pò miseri e poco aprofonditi. sarebbe bello avere una rivista per otaku fatto come si deve, seguivo con piacere jappan magazine prima che iniziassero a sfuttare male le pagine (tipo gli articoli su harry potter - che cavolo centravano? - oppure un angolo della posta che conteneva ben sei pagine di insulti dei fan che litigavano su quale manga/anime/personaggio fosse più figo (???))ci vorrebbe qualcosa di serio e veramente utile (tipo le prossime uscite dei manga e gli indirizzi delle fumetterie più fornite oppure un calendario con gli orari dei anime e delle fiere...)e che sopratutto sfruttasse bene la oportunità (e i soldi) di creare una rivista specializata, per ora tutte sono state un flop.
    Otaku Forever

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