mercoledì 30 marzo 2011

UKIYO-E: UTAMARO

giovedì 24 marzo 2011

AIUTARE IL GIAPPONE

In seguito a una disposizione del Ministero degli Affari Esteri giapponese, sul sito del Consolato del Giappone sono state inserite informazioni utili per tutti coloro, che, desiderosi di dare un contributo in denaro alle vittime del terremoto, siano ancora incerte sul da farsi e non abbiano la certezza che i loro soldi vadano direttamente nelle tasche dei bisognosi.
Sul sito, al link a cui vi rimandiamo, sono riportate le coordinate dei conti correnti bancari del Consolato (un conto che ha aperto in questa triste occasione e riservato alle donazioni per il terremoto) e della Croce Rossa Giapponese, inaugurati per la raccolta fondi. Molte associazioni culturali stanno tra l'altro organizzando delle raccolte di fondi in occasione di eventi culturali promossi e patrocinati dal Consolato nelle zone di girisdizione consolare, ossia tutte le regioni del Nord Italia (Emilia Romagna inclusa).
Sotto la voce: calendario eventi, si possono visualizzare gli eventi in corso o di prossima programmazione.
Ecco il link.
http://www.milano.it.emb-japan.go.jp/earthquake_i_donazione.html

UKIYO-E: HOKUSAI

martedì 22 marzo 2011

"DETTAGLI"…


A volte i dettagli fanno la differenza. A volte i dettagli non sono dettagli.
Quando la dichiarazione di un funzionario governativo dice "abbiamo invitato le agenzie funebri di tutto il paese a mandarci sacchi per i cadaveri e bare, perché non ne abbiamo abbastanza", si comprende la gravità di una tragedia.
Quando in una foto si vede una nave deposta sul tetto di una casa semidistrutta, si comprende l'entità della devastazione.
Di simili terribili "dettagli" è costellato il Giappone post terremoto e post tsunami.
Ora si aggiunge la paura nucleare. Resta difficile comprendere come l'unico popolo al mondo che ha sperimentato sulla propria pelle il nucleare militare possa accettare il nucleare civile, ma è un argomento complesso che include riflessioni sulla mentalità giapponese, su cui sarà meglio interrogarsi in futuro. Ora ci sono migliaia di morti di piangere e la speranza di evitarne altri.

BABYSAN


Nel dopoguerra, con i militari americani stanziati nei maggiori porti e nelle principali città giapponesi gli intescambi culturali tra Usa e Giappone si intensificano e il disegno si dimostra un ottimo veicolatore di contenuti. Qualche marmittone a stelle e strisce abile con la matita si diverte a immortalare il proprio periodo di leva, nonché gli usi e costumi degli indigeni. Il marinaio Bill Hume realizza molte vignette incentrate sulle fanciulle giapponesi, o Babysan, irresistibili attrazioni per i suoi commilitoni. Tratteggiando le caste bellezze giapponesi, Hume ne sottolinea anche i comportamenti e le tradizioni culturali, dando vita a una sorta di personale guida al Giappone. Molte di queste immagini vengono raccolte in volumi, Babysan e Babysan's World, stampati per la prima volta nel 1951 dalla casa editrice nipponica Kasuga Boeki, ma poi ristampati più volte. Il disegno è intrigante e le informazioni uniscono utile al dilettevole.

UKIYO-E: HIROSHIGE

giovedì 17 marzo 2011

CONTROLLI SU CIBO GIAPPONESE


L'Unione Europea ha raccomandato ai paesi membri di misurare il livello di radioattività dei prodotti alimentari importati da Tokyo. I controlli avverranno a campione e in Italia il ministero della Salute ha già avviato le procedure. Il paese che riscontrerà valori di radioattività superiori al normale dovrà immediatamente avvisare Bruxelles. Il decreto emanato ieri dal ministero prevede che gli uffici di sanità marittima e di frontiera controllino gli alimenti "di origine animale e non" provenienti da Tokyo e confezionati dopo l'11 marzo, data del sisma. L'Italia importa dal Giappone 13 milioni di prodotti alimentari all'anno (il totale europeo è di 65 milioni), la maggior parte dei quali conservati (carne e pesce) o tutto sommato superflui (tè, semi di sesamo, piante e semi di fiori decorativi, alghe, spezie, cibo per animali). Negozi e ristoranti giapponesi utilizzano pesce locale. La percentuale delle importazioni di cibo italiane dal Giappone rispetto al resto del mondo non arriva allo 0,1%.

Fonte: La Repubblica

AL TEMPIO

domenica 13 marzo 2011

DOPPIA NANA


Probabilmente poco sanno che del primo numero (edizione italiana) del manga Nana, scritto e disegnato da Ai Yazawa e pubblicato da Panini Comics (all'interno della linea Planet Manga, nel luglio del 2002), esistono due versioni. Completamente identiche all'interno, differiscono solo per la cover, che presenta in un caso la protagonista in piedi in mezzo a un bosco e, nell'altro caso, seduta a un tavolo in un interno. Non si tratta di un'edizione variant, ma di una curiosa particolarità. La prima versione a essere stampata è stata quella con la ragazza nel bosco, ma appena distribuita (in edicola e libreria) è arrivata dal Giappone una richiesta dell'autrice di cambiarne l'immagine di copertina. Al posto di quella utilizzata, presa da una splash page interna, preferiva l'immagine della cover del primo volume giapponese. L'operazione è stata molto velocemente effettuata da Panini, che ha provveduto a ridistribuire le nuove copie. Nel frattempo, però, moltissimi lettori avevano già acquistato la "prima versione" e molti di loro non sono a conoscenza dell'esistenza di una "seconda versione". Viceversa, alcuni potrebbero possedere la seconda senza sapere della prima. Questo anche perché sugli albi non viene riportata la notizia della "doppia cover". L'immagine con la ragazza alla scrivania è stata poi usata anche per Nana Collection, la ristampa che presenta i numeri italiani a due alla volta (andando a ricreare il volume originale).

SOLIDARIETA' PER IL GIAPPONE


Colpito da un violento terremoto, ma soprattutto da uno spaventoso tsunami, il Giappone versa in grave difficoltà. A chi volesse avere notizie in tempo reale consigliamo di seguire tokyoreporter su twitter.

martedì 8 marzo 2011

IL CIOCCOLATO DI EVANGELION


L'iperattiva industria dolciaria giapponese continua a sfornare prodotti sfruttando come testimonial i personaggi dei manga e degli anime. È la volta di Neon Genesis Evangelion con delle belle confezioni di cioccolato. Volete assaggiarlo? Scrivete a fioridiciliegio@alice.it.

lunedì 7 marzo 2011

7 MARZO

"7 marzo. Oggi, per la seconda volta quest'anno, la chiave era a terra, presso la libreria, nello studio di mio marito. La prima volta fu il quattro di gennaio; ero entrata per le pulizie e la trovai davanti al vaso di giunchiglie. Stamani, notando che i fiori del susino cinese s'erano appassiti, ero entrata per sostituirli con le camelie rosse screziate di bianco, e ho veduto la chiave, che giaceva nel medesimo punto. C'è sotto qualcosa, ho pensato; ma quando ho aperto il cassetto e tirato fuori il suo diario, con sorpresa l'ho visto sigillato con lo scotch, proprio come avevo sigillato il mio. Era il suo modo per dire: 'Ma certo, aprilo!'"

da "La chiave" di Junichiro Tanizaki, del 1956

CELLULARI DA MANGIARE


Nonostante il titolo del post, questi cellulari, anzi queste custodie per cellulari non si mangiano. Si tratta di copri iPhone 4 che ripropongono tipici piatti giapponesi. Chissà se telefonando si stuzzica l'appetito…

venerdì 4 marzo 2011

MAELSTROM CULTURALE


Ecco il risultato dell'incontro di molteplici imput provenienti da svariati paesi. La locandina cinematografica di questo post è giapponese, ma il film (Modesty Blaise, del 1966) è di produzione inglese (e distribuzione Usa grazie a 20th Century Fox), tratto da un fumetto inglese e con un'attrice protagonista italiana (Monica Vitti).

giovedì 3 marzo 2011

BUON HINAMATSURI!


Nel film a episodi "Sogni", di Akira Kurosawa, la seconda storia, intitolata "Il pescheto", si apre con le immagini di una festa giapponese, l'hinamatsuri, la festa delle bambole o festa delle bambine. Il film mostra alcune bambine con indosso il tradizionale kimono sedute alla giapponese, ovvero in ginocchio su dei cuscini, di fronte ad un mobile a gradini su cui sono disposte in ordine delle bambole, anch'esse con costumi tradizionali giapponesi. Le bimbe stanno appunto celebrando l'hinamatsuri. Questa festa, che cade il 3 di Marzo (notate che si tratta del terzo giorno del terzo mese), ha antiche origini cinesi. Le bambole site sulla piccola gradinata rappresentano l'imperatore, l'imperatrice ed il loro seguito, in aggiunta possono esservi anche scenari ed oggetti più o meno elaborati che arricchiscono la composizione. In antichità alcune leggende erano legate a questa festa, i giapponesi ritenevano infatti che se le bambole non fossero state messe via il giorno dopo la festa, le bambine si sarebbero sposate in tarda età, inoltre in alcune zone del Giappone si pensava che l'abbandonare bambole di poco valore nei corsi d'acqua sarebbe servito ad allontanare la sfortuna. Come succede un po' per tutte le feste in tutto il mondo, col passare del tempo queste superstizioni sono svanite per lasciare il posto agli aspetti più piacevoli della festa , così l'hinamatsuri è divenuta semplicemente la festa delle bambine, celebrata in tutte quelle case dove vi sono delle figlie, case che per l'occasione vengono decorate con fiori di pesco, mentre nel corso la festa viene servito del sakè dolce. L'hinamatsuri rappresenta un appuntamento annuale entrato a far parte del calendario e saldo nelle abitudini e nella cultura dei giapponesi.