giovedì 6 maggio 2010

CARLETTO, CHE TRISTEZZA


Durante un nostro recente viaggio in Giappone abbiamo avuto modo di visionare una puntata di Kaibutsu-kun, versione live action del manga/anime noto in Italia come Carletto. Che tristezza... Effetti poverissimi, narrazione lenta, scenari inesistenti, situazioni che non fanno ridere. Il povero Frankenstein è un omone (in realtà neanche tanto grosso, anzi...), a cui sono state disegnate alcune false cicatrici sul volto. Insomma, una serie di cui si poteva fare a meno. Per chi non lo conoscesse, Carletto è il figlio del re di Mostrilandia, ha il potere di cambiare forma a piacimento, oltre che di allungare piedi e mani a dismisura. Lo accompagnano nelle sue avventure vampiri e mostri vari, in chiave umoristica.

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