mercoledì 15 luglio 2009

TOTORO AL CINEMA


Secondo una notizia che pare essere stata confermata dall'ufficio stampa Lucky Red, la data d'uscita nei cinema italiani per Il Mio Vicino Totoro, uno dei film più amati di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli sarà il 18 Settembre.
Ne approfittiamo per postare un lungo spezzone di una nostra introduzione al romanzo tratto dal film, pubblicato anni fa anche in Italia.
È un meccanismo classico delle fiabe quello che vuole che queste ultime siano collocate al di fuori dello spazio e del tempo. Il classico incipit "c'era una volta…" tende a posizionarle in un non-tempo passato e lontano, mentre le ambientazioni fantastiche utilizzano un non-luogo differente dalla realtà. Il tutto, però, per narrare qualcosa che ha molto a che fare con il reale: odio, amore, avventure, atti eroici. Decontestualizzando la storia, la fiaba vuole semplicemente renderla eterna, adatta a qualsiasi luogo e a qualsiasi tempo. È un po' quanto accade con IL MIO VICINO TOTORO. Gli indizi per una sua precisa collocazione spazio-temporale sono sparsi lungo tutta la vicenda: la campagna giapponese, gli anni cinquanta (desumibili dai mezzi di trasporto e dalla malattia da cui è afflitta la madre delle giovani protagoniste) e altri dettagli ci fornisco un quadro tutto sommato abbastanza chiaro di dove e quando si svolge la storia, tuttavia il modo in cui è narrata la rende una fiaba moderna. Nonostante i deliziosi dettagli nipponici conferiscano una vena poetica, IL MIO VICINO TOTORO avrebbe potuto essere ambientato anche tra i boschi di un Paese europeo, ottenendo il medesimo risultato. Hayao Miyazaki, come in molte altre sue opere, utilizza luoghi e situazioni familiari per raccontare temi senza tempo: il passaggio dalla città alla campagna, le gioie dell'infanzia, la magia della scoperta.
È tipico della fiaba anche il duplice modo di accostarsi al mondo, quello dei comuni mortali e quello degli "iniziati", individui dotati di un "terzo occhio" che gli consente di vedere cose inaccessibili agli altri. Nel nostro caso sono i bambini, (esseri "puri") gli unici in grado di relazionarsi con una creatura fantastica come Totoro (ma è veramente fantastica?). IL MIO VICINO TOTORO riprende quindi molti meccanismi delle fiabe, semplicemente smorzandone i toni, rendendo l'elemento fantastico più vicino e credibile.

per l'immagine ©Studio Ghibli

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